23 dicembre
L'EROICO QUINTETTO
19/12/08 FUTSAL MAKKIA - S.MARTINO FIVE 5 - 3
Passata una settimana dai bagordi dello Scalo e dall'onorevole sconfitta in terra fanese le intrepide Valchirie andavano incontro all'ultima partita prima della lunga sosta invernale. Era un'altra gara in trasferta, questa volta però nella vicina Urbino. Ma purtroppo le defezioni erano parecchie (la maggior parte delle ragazze erano alle rituali cene aziendali, kermesse a cui non potevano soprassedere pena il licenziamento - bah, e i sindacati che ci stanno a fare? - o l'accantonamento diretto nell'ufficio-sinistri di fantozziana memoria; alcune erano in preda a lancinanti dolori dentali, tali da mettere in ginocchio anche la più rude delle barbare; e altre erano state colte da usuali malattie del venerdì sera di cui non volevamo andare a sindacare) e dolorose, specialmente se si doveva andare ad affrontare la terza in classifica proprio nella sua tana. Sicchè, dopo una rapidissima conta da parte mia e di Franci, le Valchirie disponibili si enumervano proprio sulle dita di una mano: PORCA MISERIA, IN 5, solo in 5 di un'ampia rosa..... E il bello era che di queste 5 due erano le portiere... e come diceva Franci:" Ah, è 'n bel lavor!". E così le simpatiche e decurarte Valchirie si erano presentate al Palasport di via dell'Annunziata in emergenza totale e con più persone al seguito (Paolo) che dirigenti. Dopo una decina di foto a coronare il parco riscaldamento delle sanmartinelle, necessario a conservare le energie per tutta la durata della gara, l'arbitro, un bieco essere piombato come una catastrofe sulle sventurate giocatrici di entrambe le squadre, dava il fischio d'inizio alle danze. Le nostre Valchirie si erano disposte con un 1-2-1 guidato da capitan Katrinka quale terminale difensivo e composto all'esterno dalla fiera Muccicona a destra e da Piedone meletino a sinistra (ruolo insolito, dato che era stata fino ad allora in presidio della guardiola dela portineria), mentre solitaria, in attacco, era l'irriducibile Pippicalzelunghe Manuela da Tavoleto. Dopo circa 7-8 minuti di strenua e tenace resistenza, le nostre impavide ragazze erano capitolate sotto un' innocua busta de piscio, lanciata a due km/h, e scivolata tra le gambe di The Wall Bastianelli, la quale ultimamente non era proprio in grado di tenerle chiuse (chissà per quale arcano motivo). ERA IL PRELUDIO AD UNA VALANGA??? Proprio no, poichè le nostre eroiche Valchirie avevano immediatamente reagito pervenendo al pareggio con un abile tocco sotto porta della terribile Pippi/carotina. 1-1. E così con grande affanno avevamo acciuffato l'agognato intervallo in perfetta parità. La sosta sarebbe dovuta durare un'ora per sbiavire il purpureo paonazzo delle facce delle nostre ragazze.... (la capitan Katrinka boccheggiava mostrando tutta la sua senilità, la Muccicona al posto delle guance aveva due bruschette al pomodoro, la Carotina in faccia era rossa quanto i suoi capelli, mentre all'Enrica dei conti Oliva di Piandimeleto stavano praticando un massaggio cardiaco direttamente dall'Unità coronarica dell'ospedale di Urbino)... e invece dopo appena 5 minuti quel patetico essere dell'arbitro, non curante delle nostre oggettive problematiche, spietatamente aveva ridato inizio alle danze; sicchè, si era udito un rantolo e poi un suono piatto e continuo.... era l'Enrika che non aveva retto all'emozione e il suo elettrocardiogramma segnava gameover?... macchè era il fischio dell'arbitro, accolto dalle nostre Valchirie come una coltellata tra le tette. E così si ricominciava a soffrire sotto gli incessanti colpi delle avversarie, sino all'inevitabile gol del 2-1 delle makkiaiole. Questa volta poteva essere il tracollo... ma neanche per sogno!!! Le nostre impavide, montando coraggio di minuto in minuto si erano rimboccate le maniche ed avevano prodotto un ulteriore sforzo.... il 2-2 (palla lunga verso la porta avversaria, malinteso "mia-tua mia-tua" tra portiere e difensore e la solita Pastasciuttina al sugo Manuela con un astuto guizzo, ma soprattutto con un puntone in scivolata aveva depositato la palla in rete). E di nuovo le care Valchrie erano state poste sotto assedio dalle innumerevole avversarie che a turno avevan ripreso a bombardare la nostra porta. Il fortino stava vacillando ma stoicamente resisteva!!!! Senonchè la tremenda spallata era giunta proprio da quel testa di minchia dell'arbitro che, lui solo lui, aveva visto un intervento falloso in area da parte di una delle nostre ai danni di un'urbinate che si era, a sua volta, gettata in volo sul corpicino della Bastianelli (corpicino???). Rigore!! Al chè, l'imperturbabile Franci si era alzato dalla panchina e allargando le braccia a mò della statua di Gesù sul monte Cocovado di Rio de Janeiro e aveva sentenziato tali parole:" Ma che cazzo di rigore hai fischiato?", e il patetico arbitro dopo averlo minacciato di espulsione, al grido "Te arbitro non capisci un cazzo" lo aveva invitato ad accomodarsi fuori a bestemmiare Nostro Signore. Così dal dischetto avevamo subito il 3-2, e siccome il panno stava rapidamente calando sugli occhi delle nostre stremate ragazze, dopo un paio di minuti era arrivato anche il 4-2. DEBACLE? Ma no, le nostre Valchirie tenevano sotto los cocones fumantes e volevano vendere cara la pelle, così ad un certo punto, da uno schema ideato a tavolino, e provato e riprovato centinaia di volte in allenamento era arrivato il nostro gol del 4-3 ( fallo laterale per noi nella loro metà campo; Manuela al centro area a fare rapascieto e all'improvviso colta da finto malcaduto si accasciava a terra urlando; avversarie che si giravano a guardarla schifite per il tentativo becero di antisportività; e Muccicona che dal fallo laterale faceva partire un casuale puntone che proprio casualmente andava a finire sulla guancia buona del portiere avversario il quale inavvertitamente recapitava la palla in fondo al sacco....).... CHE GOL!!! E CHE SCHEMA DELLA MADONNA!!! Io ancora sto ridendo adesso... E il loro allenatore???? "Sveglieeeee, incantateee" aveva gridato inferocito... E io sto ridendo ancora adesso. Il loro 5-3 era stato poi un inutile dettaglio alla storia di questa partita che aveva visto all'opera 5, e dico 5, autentiche eroine, le quali avevano buttato il loro cuore, il loro orgoglio (e il capitano anche il proprio ginocchio) oltre l'ostacolo, superando, per noi, una prova più grande di loro, combattendo fino alla fine tra mille difficoltà e con le forze ridotte al lumicino. Che siano d'esempio, queste 5 Valchirie risalite nel Wotan al fianco di Odino, per tutte le altre ragazze, assenti giustificate e non, perchè la volontà e la determinazione a volte superano di gran lunga le reali capacità e ci rendono più forti di quelli che siamo. Un grosso plauso quindi alle 5 eroine: Nicoletta, Katiuscia, Silvia, Enrika e Manuela..... siete state immense.... CHAPEAU
domenica 28 dicembre 2008
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