LE VAKKIRIE...

LE VAKKIRIE...
...OSSIA LE RAGAZZE DI NINO

mercoledì 25 febbraio 2009

CF Urbania Vs SAN MARTINO FIVE

22 febbraio
IMPRESA.... ALTRUI
20/2/09 URBANIA - S.MARTINO FIVE 1-1
Sembrava chiaro a tutti il monito lanciato dagli allenatori all'indomani del glorioso successo nel derby con il Randal, e cioè quello di non sottovalutare affatto la trasferta del Peglio, nella tana del fanalino di coda Urbania. A tutti, ma non a tutte evidentemente!!!! A poco era servito l'esempio del (forse supponente) Randal, formazione più esperta di noi, caduto al Palas una settimana prima per eccesso di confidenza nei propro mezzi. e così le nostre simpatiche Valchirie, ancora in preda ai fumi dell'ebbrezza, professavano solo a parole la loro umiltà e concentrazione nei riguardi dell' imminente match sul picco pegliatino tra freddo, neve e ghiaccio.... ma all'atto pratico era tutta altra cosa. Orfane di uno degli allenatori, impegnato sulle rive dell'Adriatico con la squadra dei Barbarians, e per i primi 10 minuti della partita dell'altro (il quale aveva avuto gli allenamenti - e spalato la neve per mezza Tavoleto), le graziose ragazze delle S.Martino five avevano iniziato la tenzone abbastanza contratte e infastidite dal rimbombo tonante di un unico simpatico (come un calcio nelle palle) tifoso di casa e dallo stridulo gracchiare di capitan Benagol. Cosicchè, come all'andata, la partita si era presentata abbastanza ostica da masticare, fin quasi a diventare indigesta. L'Urbania era molto migliorata, ma soprattutto mostrava, nelle sue componenti, una caparbietà e una voglia di lottare che le Valchirie avevano già smarrito nel giro di otto giorni... anzi, proprio rimosso dal subconscio. La partita andava avanti senza grandi sussulti, ma si vedeva bene che le nostre ragazze non erano in palla, sempre in ritardo su tutti i palloni, senza un'idea in fase d'attacco, del tutto confusionarie anche nelle più semplici situazioni di gioco (vedi nei calci d'angolo, nei quali dopo 5 mesi, ancora faticavamo a capire come e dove battere; oppure nelle rimesse laterali, in cui per esempio, una delle nostre, prendendo la mira, aveva scagliato il pallone direttamente sul muro di fondo per poi accasciarsi a terra come una pera Cotta quasi fosse svenuta... vero Evita!!!). In più, le due ragazze più esperte del nostro gruppo Captain Katrinka e Susy Del Baldo erano alle prese con diversi problemi fisici quali strascici da piccola influenza (la prima) e fastidioso mal di schiena - evidentemente dovuto al troppo sovraccarico sessuale della sera prima - (la seconda), tali quindi da condizionarne pesantemente la prestazione. E le altre? Beh, le altre erano proprio ai minimi stagionali... svogliate, impacciate e soprattutto scariche, vagavano nel campo producendosi in caotiche mischie con le avversarie, degne del 6 Nazioni di rugby scatenando così l'ilarità del pubblico e la crescente amarezza del loro mister. Sicchè, passato indenne il primo tempo con il risultato inchiodato sullo 0-0, le avvenenti (ihihihihi) Valchirie, ampiamente catechizzate all'intervallo, avevano ripreso il secondo tempo come avevano finito il primo... facendo venire i conati di vomito al carissimo presidente Assunta/Ci E'... Ma allora si poteva almeno sperare di portare a casa un pareggino a reti inviolate vista la cattiva ispirazione delle girls? Si poteva.... ma non era quello l'andazzo, e così, dopo circa una decina di minuti, ecco che, come per magia, la Bastianelli aveva deciso improvvisamente di non lanciare più lungo per la sgusciante Carotina, ma appoggiare comodente la palla alla vicina Katrina, di modo che essa, presa da raptus scartereccio (modello Ronaldinho) potesse perdere prontamente la sfera a beneficio del numero 9 avversario (la puzzola), che con un diagonale parabilissimo aveva infilzato nel primo palo l'esterrefatta Nicoluzza. PATATRAC!!! E addio pareggio... Ma mancavano ancora 15 minuti e forse si poteva riprendere. Il mister aveva chiamato il timeout e a raccolta quel che restava del morale delle nostre sammartinelle, riportando in auge un vecchio discorso infondi coraggio ripreso da film come "Any given sunday" (cioè "Ogni maledetta domenica"), del tipo :" Ragazze, la partita è già persa, state facendo schifo e nessuno le può far cambiare il destino tranne voi". A quelle parole perfino lo stesso mister si era grattato i coglioni in segno di lutto (capendo che peggio di così non poteva caricarle), ma incredibilmente aveva fatto scattare qualcosa in loro di inaspettato (forse della cattiveria tutta femminile), che le aveva fatte rientrare in campo da leonesse ferite, tanto che a furia di attaccare a circa 7-8 minuti dalla fine erano riuscite a procurarsi un calcio di rigore a favore. APRITI CIELO!!! E adesso chi l'avrebbe battuto? Capitan Katrina no, perchè già lo aveva sbagliato una volta e continuava a fare con il dito di no; le altre nemmeno, poichè facevano a gara a nascondersi e a fuggire il più lontano possibile dall'area di rigore, (qualcuna aveva addirittura nascosto la testa sotto terra neanche fosse lo struzzo di Giumblin), finche l'Evita si era presentata a malincuore sul dischetto, denotando però un leggero pallore sul volto, tale da indurre il mister a spodestarla e a farle subentrare al tiro dai 5 metri l'essere più veloce del globo terracqueo.... tale Giuliona Polverini detta il Bradipo-missile. Cosicchè dopo la bellezza di circa tre minuti (il tempo che le era servito per togliersi il giacchetto della tuta) la nostra cara Tartaruga da Casinina, posizionava il pallone sul dischetto e dopo il fischio dell'arbitro lasciava partire una bordata all'angolino... che invece, purtroppo il portiere di casa era riuscito a respingere di piede in calcio d'angolo. RIPATATRAC!! E adesso veramente addio pareggio... Oramai mancavano 3 o 4 minuti al termine della gara e le Valchirie erano a terra, non inseccavano... cioè.. continuavano a non inseccare più un passaggio e si sentivano scoraggiate e del tutto affrante, quando, come un raggio di sole che di improvviso sbuca a forza tra un cielo plumbeo carico di nuvoloni neri, ecco che una palla lunga e veloce rasoterra, si dirigeva verso la porta locale con il portiere che sicura le andava in contro, mentre d'un tratto un lampo rosso fuoco bruciava tutto e tutti, impattando l'ovale con una guizzante scivolata.... e la palla era magicamente in fondo alla rete...GOOOOOOO,OO,OOOO,OL la gente vuole solo il GOOOOL. Incredibile, avevamo pareggiato, una partita che in fin dei conti era da pareggio, ma che se avessimo perso nessuno avrebbe gridato allo scandalo... Ma la bellezza di questo sport era che allo scoccare del triplice fischio le nostre avversarie erano scoppiate in grida di gioia, abbracci e cori festosi per aver ottenuto il primo storico punto (e senza essere offensivi crediamo anche che sara l'ultimo di questo campionato) nella loro giovane storia. Era come se fossi ritornato con la mente all'ottobre scorso proprio contro l'Urbania quando noi avevamo ottenuto i nostri primi storici punti... e quindi, anche se oggi non avevamo vinto contro le ultime della classe, in cuor mio ero stato contento lo stesso per la grande gioia delle nostre avversarie. MI ERO FORSE RINCOGLIONITO??? Ma io ero l'allenatore delle Valchirie, mica dell'Urbania!! VERO, VERISSIMO!! Ma cosa ci potevo fare, era la mia vena decoubertiniana e l'amore per questo sport, che in fin dei conti come già avevo sottolineato tempo fa ti dà grosse delusioni ma nel contempo ti elargisce incommensurabili gioie, prima o poi a tutti... ma proprio a tutte. Complimenti sinceri all'Urbania.
P.S. Ora sono tornato allenatore delle Valchirie e vorrei ricordare invece alle nostre ragazze che nel giro di 8 giorni hanno avuto la riprova di come il carattere e la volontà possano avere la meglio sulla presunta miglior qualità, ergo, cerchiamo di ritirare fuori los cocones perchè giovedì arriva al Palas una squadretta che all'andata ce ne ha rifilati solamente 5..... a 1...... Okkio Vakkirie... Okkio

Nessun commento: