giovedì 19 marzo 2009
COME ALL'ANDATA
16/3/09 PIANDIROSE - S.MARTINO FIVE 5-2Noi veramente avevamo scherzato, o più che altro avevo tentato di esorcizzare il cronico mal di trasferta che per l'intera stagione aveva attanagliato le Valchirie, nel formulare la beneaugurante richiesta:" Valchirie cerchet da perda", invece questa volta, per il sol gusto di contraddirmi, mi avevano candidamente preso in parola, andando a perdere anche questa partita esterna, in terra santippolitana. E il risultato era stato pressochè identico a quello dell'andata (più o meno, forse meno, perchè avevamo fatto un gol in più, quindi più, perchè la differenza gol era meno e ... boh ... vabbè ... insomma ci siamo capiti), solamente che questa volta ce l'eravamo giocata alla grande fino al 3-1 e non avevamo fatto la figura delle peracottare, come nel girone di ritorno, che mi aveva fatto decidere di scioperare e di non mandare la recensione alle rotative in segno di decisa protesta. Infatti questa volta, boriose e galvanizzate dall'incredibile e inaspettato successo del giovedì precedente, le simpatiche Valchirie erano arrivate al palazzetto di S.Ippolito, talmente cariche e volitive che, di prepotenza, avevano cacciato dallo spettacolare parquet, un gruppo di arzille over 50, intente a fare sui tappettini la loro ginnastica, (correttiva degli inestetismi dovuti all'ormai altissimo chilometraggio raggiunto), al tremendo grido della Bea:"Vara ste vecchie, ma nè ora cvan ma chesa a fè da magnè?". E così, fatte le varie foto di rito del prepartita (cercando sprattutto di scovare belle presenze e gradevoli forme passeracee sulle tribune), e terminato il nostro giocoso riscaldamento, alle 21.15 in punto aveva avuto inizio la partita, diretta dal magistrale arbitro che già ci aveva omaggiato del suo fischietto in quel di Urbino contro il Makkia (e come ricorderete ne aveva combinate di tutti i colori, espellendo addirittura il nostro "calmissimo" Franci, ribattezzato da allora il Gesù Cristo del Cocovado, per via delle sue braccia allargate... direte voi per accogliere tutti i fedeli a sè... no, solamente per alludere a:" Che cazzo hai fischiato?"), un 60enne di chiare origini nordeuropee con accenno di gobba e vene varicose (forse ce l'avrebbe avuta con noi poichè faceva parte del gruppo di over precedentemente cacciato con gentilezza dalla Bea). Sicchè, iniziata la tenzone, le simpaticissime sammartinelle, avevano dato vita ad un irrefrenabile pressing a tutto campo, che aveva decisamente sorpreso e disorientato la squadra di casa, addirittura creando un paio di ghiotte occasioni da gol, vanificate una volta dalla troppa frettolosità e un'altra dal prolungato assopimento prima di tirare.. il tutto condito dalla solita imprecisione dovuta a piedi come tubi innocenti. Ma la nave stava procedendo lo stesso a gonfie vele e con il vento in poppa, finchè, verso il 15° minuto del primo tempo, un siluro radiocomandato non era passato tra le manone della Nicolona che per evitare il gol si era tuffata sulla sfera come una sedia a sdraio che si chiude. 1-0 per il Piandirose. ECCHECCAZZO!!!! Ma pazienza, fino a quel momento la Bastianelli aveva come al solito sfornato fior di parate (anche se antiestetiche a vedersi) e per come stavamo giocando il nostro gol era nell'aria... e puntualmente era arrivato. Punizione sulla trequarti, tocco della Silvia per la Katrappola e sassata (o meglio puntata) nell'angolino basso. 1-1. OOOOOYEAH!!! Ora però la pressione delle rosone si faceva incessante e la nostra carretta del mare cominciava a scricchiolare, tanto che, esattamente ad un minuto dal termine della prima frazione, capitolava sotto una cannonata scagliata da metà campo su cui la Nicolozza non poteva fa altro che tirarci il retino delle farfalle, anche perchè disturbata dalla presenza di un'avversaria, lasciata colpevolmente sola davanti la porta dalla spaesata Muccicona. 2-1 per il Piandirose. MAANDATEADARVIA...!!!! E vabbè, avevamo scappellato anche questa volta, sempre per una nostra disattenzione. Ma di nuovo pazienza, c'era tutto il secondo tempo. Così, inseritaci la suppostina, era ripartita la seconda manche come la prima, con noi decise a riaddrizzare la rotta del canotto con tanto pressing e idee confuse. L'inserimento dell'Evita aveva poi dato la carica che però subito si era spenta grazie ad una ripartenza delle rosette in azione corale e noi in affanno a rincorrere come matte. Morale della favola, 3-1 per il Piandirose. PORCACCIOZEUS!!!! E crisi dell'allenatore con gli occhiali (cioè io), con punitivo cambio totale.... fuori Nicolaccia, Muccicona, Susanna e Carotucola (e due minuti dopo anche capita Katrinka), e dentro Enrika (che avevamo scoperto essere la cotrofigura di Piedone lo sbirro), Miss Tavoleto, Evita e Donatella... risultato?????? 4-1 per il Piandirose. Ma qui rientrava in scena prepotentemente Evita Donini detta il Caterpillar, che con un paio di giocate e un tiro di puntone portava il risultato sul 4-2. E non contenta aveva cominciato a far la guerra con tutte le rosine e in particolare con la num. 8, che sfinita dalle mazzate l'aveva complimentata dicendole:"Ma te sei instabile?" E subito, colta da delirio di emulazione, la Giaduzza si era attaccata ai garetti della 8, prima stendendola da di fianco (con annessa ammonizione, senza chiedere scusa del gesto insano) e poi sollevandola di mezzo metro da terra con una zampata da dietro (con annessa immediata sostituzione). Ormai la zattera era colata a picco, e il risultato finale era stato, "alla fine", di un onorevole 5-2, con strette di mano finali (nonostante le legnate) e in bocca al lupo reciproci.Era così giunta la nona sconfitta su 10 trasferte, e come detto all'inizio era stata ampiamente esaudita anche la mia richiesta. Ora mi chiedo.... non è che... carissime Valchirie... vi andrebbe di provare a vincere... chessò... tra due giovedì in casa con il Tre Ponti (e due chiavicotti)? CHISSA'... LO SCOPRIREMO SOLO VIVENDO!!!!!
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1 commento:
Bell'articolo, ironico e divertente!!
Ciao
Stefania
Pian di Rose
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