LE VAKKIRIE...

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...OSSIA LE RAGAZZE DI NINO

lunedì 16 marzo 2009

GRANDI ALLA FINE

12/3/09 S.MARTINO FIVE - GOLD LINE CALCINELLI 2-1
Ancora ci stava ronzando la testa per le 14 pappine subite giovedì scorso dal rullo compressore Sportland e per le conseguenti polemiche in fatto di mancanza di sportività della nostra "adorata" (e guai chi dice il contrario, anche se deve smussare alcuni lati del suo focoso carattere) Evita, che tutto ciò faceva presagire ad una nuova carneficina tipo
l'andata, quando le calcinellesi ci avevano rifilato ben 9 gol. In settimana, quello che aveva dato fastidio a tutto l'ambiente non era stato tanto l'aver subito cotanti gol, quanto il fatto che nel sito ufficiale delle Valchirie, uno o più patetici anonimi avevano cercato di insinuare calunnie e il seme della discordia all'interno del solido gruppo delle sammartinelle, e ciò poteva minare l'integrità e la voglia di lottare di una squadra coesa (cazzo!!! stavo incominciando a parlare come il presidente della Lazio Lotito!!). Ma noi allenatori, invece, eravamo convinti che una volta di più le nostre eroiche figlie di Odino avrebbero come sempre estratto los cocones dai pantaloncini ed avrebbero offerto una prestazone tutta cuore; e chi ne era convinto fortemente era proprio il prode condottiero - già generale delle orde dei Barbari - Francesco Polidori detto Baracca al quale era stata affidata la gestione della squadra a causa del mio solito ritardo per impegni di allenamento. Infatti, il canuto barbaro era ampiamente convinto della riscossa delle nostre Valchirie ed aveva così centellinato al lumicino quella che era stata fino ad allora la "mia" solita baraonda di cambi, scontentando all'inizio qualcuna, ma poi uscendo, alla fine della snervante battaglia, tra il tripudio generale, l'acclamazione dell'intera rosa sammartinese (tranne una) e venendo condotto in trionfo al bar mentre egli stesso gridava: "Allora, m'avevate preso per un coglione?" e loro tutte "No, sei il nostro eroe", e lui "Haha. M'avete preso per un coglione?" e loro più forte "No, sei il nostro eroe" e lui dolente "Li mortecci vostra, m'avete preso un coglione, sotto , con la meno...." ....scusate, ma questo era un film già visto... Sicchè, tutto aveva avuto inizio come al solito al Palas di Borgo S.Maria alle 21:30, con un incredibile pubblico da grandi occasioni, le squadre abbastanza cariche e io ancora per strada in cronico ritardo. Al momento in cui avevo messo piede nella nostra struttura amica il risultato era ancora ancorato sullo 0-0, ma già una delle nostre avversarie (forse la più bella e sinuosa incontrata fino ad ora in un campo di calcetto - chiaramente escluse le nostre patacconissime Vakkirie) era seduta sulla panchina con una borsa del ghiaccio poggiata su un occhio, gentile regalo (fortuito) di una delle nostre donzelle, e lo sguardo perso nel vuoto. La partita era tesa e vibrante, con rapidi cambiamenti di fronte ma con il nostro portiere, obiettivamente, già sugli scudi. Ma la baracca (guidata da Baracca) stava tenendo con vigore, ribattendo colpo su colpo, fino a quando una piccola e bionda brasiliana, in forza al team di Calcinelli, non aveva fatto partire un patriot dalla nostra tre quarti direttamente nell'incrocio dei pali, portando così avanti di una segnatura le aitanti neroverdi. !!CAZZO!!! Anzi, oramai dopo quasi sei mesi di trascorsi con una squadra di femminucce, diremmo !!FIGA!!!!! Ma tanto ci avevamo fatto il callo a subire gol e non ce l'eravamo presa più di tanto.... e così avevamo continuato a fare la nostra onesta partita fino alla fine del primo tempo. Nell'intervallo era cominciato il solito show di catechismo del nostro illustre capo barbaro, condito ovviamente da sporadici moccoli i quali mettevano i puntini sulle "i" alle sue energiche ramanzine; e poi, non del tutto contento, con la stessa grazia mi aveva invitato gentilmente (dato che ero stato retrocesso al ruolo di Tranfolanti - l'eterno allenatore in seconda di Giovanni Trapattoni) ad accomodarmi dall'altra parte della "ritrovata" balaustra in plexiglas, a curare la fase difensiva delle Valchirie, poichè era lui che oramai dava gli ordini generali. E così sistemato il tutto, all'improvviso, pochi istanti prima che le squadre facessero ingresso di nuovo in campo, il loro allenatore se n'era uscito con questa mortificante (per noi) frase:" Adesso speriamo che entrate più convinte e che vi date una svegliata" (diremmo in ottimo italiano), a cui aveva fatto seguito l'immediata risposta di Baracca:" Vria sperè che se svejne anca le nostre" (diremmo in ottimo dialetto). Dunque detto ciò era cominciato il secondo tempo con le nostre avversarie "sveglie" all'attacco a concludere subito a rete impegnando in una parata la Nicolozza, e la suddetta, ancora più svelta (ed imbeccata dall'aiutante Tranfolanti) ad effettuare un preciso lancio a scavalcare con le mani per la lanciatissima Evita, la quale con un preciso tocco di esterno uccelava il portiere ospite per il meritatissimo 1-1. !!!MA VIENIIIII!!!!! E non era finita quì, dato che, esattamente un minuto dopo, il rientrante dalla squalifica, Captain Katrinka, si era involato sulla fascia (dopo aver rubato palla nella nostra metà campo), e dopo aver scartato un avversaria, aveva infilato l'esterrefatto numero 1 avversario con un beffardo esterno destro.... senza che prima, l'assatanata Carotina non avesse tentato, senza successo, di ribadire in rete (finendoci dentro impigliata come se fosse un tonno) la palla che già aveva oltrepassato la riga di porta. 2-1. MA RIVIENIIII!!!!! Ed esaltazione generale all'interno della tenso-struttura. Dallo 0-1 all'2-1, ma cazzo proprio come avevamo fatto due settimane prima, poi perdendo, con il Fermignano. Ma questa volta los cocones delle Valchirie avevano gli spigoli, perchè erano quadrati e di conseguenza granitici; cosicchè, la massiccia controffensiva delle calcinellesi guidata dal trio composto dall'ottima brasiliana, dalla numero 8 (colei che all'andata ci aveva disintegrato a forza di gol) e dalla splendida numero 5 (la quale, una volta rialzatasi dalla panchina-infermeria, aveva mostrato un'avvenente coscia-lunga alta circa un metro e venti centimetri al garrese) si era dovuta scontrare contro il muro eretto dal quartetto Cetra composto dall' imbattibile Nicolona, dall'ammirevole Susanna, dall'esperta Katrinka e dall'inesauribile Muccicona. Così al triplice fischio dell'arbitro, era arrivata l'insperata terza vittoria e il raggiungimento della doppia cifra che attestava con orgoglio le S.Martino five a 10 rotondi punti in classifica. CHE SPETTACOLO!!!! Ancora una volta il cuore delle nostre ragazze era riuscito a superare l'ostacolo, questa volta ancora più duro. Erano di nuovo salite sul Wahalalla al pari del dio Odino, e come delle dee erano riapparse, alla fine della battaglia, fiere e rigenerate... talmente rigenerate da avere ancora la forza di stappare, negli spogliatoi, una bottiglia di spumante e brindare al trionfo, mezze nude, dinnanzi ai loro due estasiati allenatori.
Ora, a bocce ferme, mi sentirei in dovere di dire:"Orsù, continuate su questa strada e cercate di vincere la prossima partita contro il Piandirose", ma siccome poi fate sempre il contrario di quello che vi si dice (come quasi sempre accade in campo), allora vi dico:" Carissime Valchirie....CERCHET DA PERDA!!!!"

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